Carrefour fissa un nuovo obiettivo di decarbonizzazione delle proprie attività

retailgreen by Retailtrend.it (5 giugno 2020) – Nel 2015, il gruppo Carrefour, si è impegnato per ridurre, entro il 2025, l’impronta di carbonio del 40%, per le attività operative dei propri punti di vendita. Nel 2019, questa riduzione aveva già raggiunto il 39% dell’obiettivo prefissato.

Oggi Carrefour si impegna ad andare oltre, collaborando con i propri clienti e fornitori, per migliorare il modo in cui produciamo e consumiamo: più prodotti locali, eco-designa, riduzione degli imballaggi, più proteine vegetali,ecc.

Per raggiungere questo obiettivo, Carrefour si è imposta di innalzare il limite di questa ambizione di sostenibilità, fissando un nuovo traguardo, relativamente al raggiungimento del – 30% di emissioni di carbonio, sui prodotti venduti nei propri punti di vendita, vale a dire l’equivalente di 20 megatoni di CO2 in meno.

Questi nuovi obiettivi, sono stati approvati, all’interno dell’iniziativa Science Based Target (SBTi) guidata dal CDP, dal GLOBAL COMPACT, dal WORLD RESOURCES INSTITUTE (WRI) e dal WWF, confermando l’impegno di Carrefour per lo scenario a 2°C sviluppato dall’IPCC.

Un incremento degli impegni iniziali

Nel 2015 il gruppo francese, ha intrapreso un’iniziativa trasparente, per trasformare il proprio modello di business e limitarne l’impatto ambientale. A tal riguardo, ha fissato obiettivi ambiziosi per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, in linea con lo scenario 2°C dell’IPCC. Carrefour si è quindi impegnata a ridurre le proprie emissioni di gas a effetto serra del 40% entro il 2025 e del 70% entro il 2050 (rispetto ai livelli 2010). Nel 2019, ha ottenuto una riduzione del 39% in tutti i suoi punti di vendita.

La performance del gruppo, è stata riconosciuta da enti terzi incaricati di misurare l’attuazione di questo piano: Carrefour è tra i primi 5 retailer globali in termini di RSI secondo il DJSI (Dow Jones Sustainability World Index) e il gruppo ha ottenuto una valutazione “A” nella lista annuale del CDP nel 2019 – agenzia leader nello studio dei cambiamenti climatici –  che ha classificato il gruppo come il principale retailer francese e anche in ambito più globale, inserendolo di diritto nel 2% delle aziende leader nella lotta contro il cambiamento climatico nel mondo.

Nuova ambizione per il 2020

Alla luce di questi risultati, il gruppo sta aggiornando il proprio piano climatico per il 2020, al fine di aumentare la sua ambizione per i propri punti di vendita (ambiti 1 e 2).

Carrefour sta inoltre integrando il suo piano climatico con nuovi ambiziosi impegni sui prodotti venduti nei negozi (ambito 3), che coprono la produzione da parte dei fornitori (responsabile del 72% delle emissioni), l’uso da parte dei clienti (responsabile del 12% delle emissioni) e il trasporto merci (responsabile del 5% delle emissioni).

Per i suoi punti di vendita (ambiti 1 e 2):

Carrefour si è posta l’obiettivo di ridurre le proprie emissioni di gas a effetto serra del 30% entro il 2030 e del 55% entro il 2040 (rispetto ai livelli del 2019). Il gas, l’ettricità e i refrigeranti utilizzati in negozio sono le principali fonti di emissioni dirette di gas a effetto serra da parte del retailer.

Per i suoi prodotti (ambito 3)

L’insegna distributiva ha strutturato il proprio piano di azione, su tre priorità:

  1. Produzione di beni da parte dei fornitori: ridurre le emissioni legate all’acquisto di beni e servizi del 30% entro il 2030, rispetto al 2019. Ciò corrisponde a una riduzione di 20 megatoni di CO2. Azione che sarà portata avanti in stretta collaborazione con i propri fornitori, che offriranno più alternative a base vegetale, prodotti locali e riducendo l’uso di imballaggi in plastica.
  2. Utilizzo dei prodotti da parte dei  clienti: introducendo una cultura per ridurre le emissioni derivanti da carburanti ed elettronica, del 27,5% entro il 2030, rispetto al 2019, offrendo alternative decarbonizzate e prodotti progettati ecologicamente.
  3. Trasporti merci a valle della supply chain: ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2030, rispetto al 2019, ottimizzando i modelli logistici e sviluppando alternative all’uso del diesel. In programma, la triplicazione della flotta di veicoli industriali in Francia, a biometano, entro il 2022. 332 sono già operativi dalla fine del 2019.

Carrefour si impegna inoltre nel dare un’accelerazione della trasformazione del proprio modello di produzione e distribuzione, iniziata nel 2015. Ha istituito un piano di efficienza energetica per ogni punto di vendita, sostituendo i rifrigeranti negli impianti a freddo e sta sviluppando partnership per la produzione di energia fotovoltaica, come quella intrapresa con Urbasolar. In Francia, è il principale autoconsumatore di energie rinnovabili.

Insieme a più di 800 aziende nel mondo, Carrefour si è impegnata a mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C entro il 2100, rispetto alle temperature preindustriali.