Ingka Group aumenta gli investimenti in sostenibilità di 600 milioni di euro

retailgreen by Retailtrend.it (2 settembre 2020)Ingka Group accelererà i suoi investimenti per consentire ulteriormente la transizione per raggiungere l’impegno complessivo di IKEA per diventare positivo al clima entro il 2030.

Nel corso del prossimo anno, l’azienda si è impegnata a investire 600 milioni di euro in più aziende del gruppo, soluzioni e operazioni proprie per consentire la transizione verso un’economia netta a zero emissioni di carbonio. Tutto questo, aumenterà gli investimenti complessivi in sostenibilità a 3,8 miliardi di euro.

Dal 2009, Ingka Group, attraverso la sua divisione Inka Investments, ha continuato ad investire in aziende innovative, che sostengono i suoi obiettivi di sostenibilità, tra cui il raggiungimento del suo obiettivo di produzione di energia rinnovabile al 100%. Mentre l’azienda fa il passo successivo, si concentrerà sull’investimento in aziende e soluzioni che hanno un impatto diretto con gli accordi di Parigi e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

L’azienda, sta implementando un approccio a combustili zero-fossili per allinearsi ai nuovi standard aggiornati di governance ambientale, sociale e societaria (ESG). Inoltre, sarà condotta anche una revisione dei fondi pensione globali e locali in 31 paesi, per garantire che siano allineati agli standard ESG.

“Crediamo che sia essere un buon affare essere prima di tutto un buon business – afferma Juvencio Meaztu, Vice CEO e CFO di Ingka Group – nonostante le sfide significative che stiamo affrontando nel mondo, abbiamo ancora nelle nostre mani la situazione per cambiare la direzione alla crisi climatica. Vogliamo essere parte della soluzione. Ed è per questo che continueremo a concentrare i nostri investimenti futuri per garantire una ripresa più pulita, più verde e inclusiva”.

Ingka Group si sta impegnando per agire consapevolmente in materia di clima, contribuendo all’impegno globale di IKEA per ridurre le emissioni di gas serra rispetto a quelle emesse, entro il 2030.

All’inizio di quest’anno, IKEA ha annunciato di aver ridotto la propria impronta climatica del 4,3%, mentre cresceva il proprio business del +6,5%.

L’azienda possiede attualmente 546 turbine eoliche in 14 paesi, due fattorie solari con 1,5 milioni di pannelli solari e più di 920.000 pannelli solari sui tetti dei punti di vendita e magazzini IKEA. Questi investimenti hanno contribuito a far raggiungere l’obiettivo di produrre la quantità di energia rinnovabile che consuma.

“Questo evidenzia il ruolo che le imprese possono svolgere nell’affrontare le sfide del cambiamento climatico – sottolinea Christiana Figueres, ex segretario esecutivo della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e relatore all’OHOP (ONE HOME,ONE PLANET) – dobbiamo indirizzare gli investimenti verso tecnologie e soluzioni green che siano pulite. Le aziende grandi e piccole hanno un ruolo importante da svolgere e l’opportunità di trasformare le sfide che affrontiamo in soluzioni, per rientrarci al meglio”.

IKEA sostiene pienamente l’accordo green dell’UE, esortando l’Unione Europea a costruire il suo pacchetto di recupero per “sostenere e accelerare la transizione verso un’economia climatica neutra e circolare” e la roadmap di azione per il clima esponenziale, per dimezzare le emissioni di gas a effetto serra in termini assoluti entro il 2030, per contribuire ad avere un impatto positivo per i clienti, le comunità locali, i collaboratori e il pianeta.

Negli ultimi anni, Ingka Group ha anche investito e sta collaborando con aziende come:

RetourMatras, un’azienda che permette di riciclare più del 90% dei materiali presenti in un materasso.

MorssinKhof Rymoplast, un player leader a livello europeo nel riciclaggio della plastica.

Winnow, azienda che ha sviluppato una soluzione di monitoraggio dei rifiuti alimentari, abilitata per l’intelligenza artificiale per contribuire a ridurre gli sprechi alimentari nei centri commerciali.

Aerofarms, azienda agricola urbana al coperto

Terramera, che lavora con i bio-pesticidi

Optoro, fornitore di una piattaforma software per una logistica inversa per i retailers