PENNY apre a Berlino-Spandau il primo market della sostenibilità

retailgreen by Retailtrend.it (1 settembre 2020)PENNY sta accelerando la sua vision strategica sulla sostenibilità e apre domani il primo store sostenibile “PENNY Grüner Veg” in Fehrbelliner Strasse a Berlino Spandau.

Un moderno supermercato di prossimità, che si caratterizza per format di 800 metri quadrati di superficie di vendita, che darà lavoro a 15 addetti più 2 apprendisti, all’inizio dell’anno formativo e 20 postazioni informative con lo scopo di sottolineare i traguardi più importanti dell’insegna, in tema di sostenibilità, in modo interattivo, per una maggiore visibilità e in modo tangibile per i clienti.

“PENNY si occupa di questioni di sostenibilità da più di 10 anni – ha sottolineato Stefan Magel, Vice President Retail Germany del Gruppo Rewe e COO di Penny – era quindi giunto il momento di aprire il primo supermercato sull’esperienza della sostenibilità della storia della nostra azienda. Qui, all’interno del punto di vendita, diamo una panoramica compatta dei successi più importanti che abbiamo ottenuto. Ne siamo orgogliosi, ma dimostriamo anche con il tema dei “costi reali”, che non vediamo la sostenibilità, come una missione finita e continuiamo a lavorarci su. Perchè sono convinto che i nostri clienti, abbiano chiare aspettative al riguardo. I prodotti biologici, i prodotti food locali o la vendita di frutta e verdura con difetti visivi sono i temi di tendenza in corso, oltre all’alimentazione vegetariana o vegana. La sostenibilità sta diventando sempre più un fattore decisivo nella scelta di un luogo dove fare shopping”

PENNY mostra i “prezzi di vendita veri” per i primi prodotti

La discussione sui prezzi di vendita non è cosi breve da spiegare – mancano i costi di follow-up dei consumatori – per creare una maggiore trasparenza.

Quando costerebbe effettivamente il cibo, se il suo impatto ambientale lungo la supply chain fosse incorporato nel prezzo di vendita? PENNY e l’Università di Augsburg hanno cercato di dare una risposta a questa domanda e hanno presentato, in occasione dell’apertura del “PENNY Grüner Veg”, un calcolo dei prezzi di “vendita veri” sulla base dei primi prodotti.

I questi cosiddetti “costi reali” i ricercatori hanno incluso l’impatto delle modifiche dell’azoto, dei gas serra, dell’energia e dell’uso del suolo, sul prezzo di vendita di otto prodotti selezionati convenzionalmente e prodotti biologici a marchio del distributore, attraverso la supply chain.

Sulla base di quattro parametri, il dr Tobias Gaugler e il suo team di ricercatori sono giunti alla conclusione, che la discussione sui prezzi, finora è troppo breve, perchè gli inevitabili costi consequenziali del nostro consumo non sono stati presi in considerazione: nè nell’agricoltura biologica nè in quella convenzionale.

Quindi la produzione degli alimenti convenzionali ha conseguenze tutt’altro che negative: in alcuni casi sarebbero sufficienti supplementi di pochi centesimi per chilogrammo.

Sulla base di questa analisi, il prezzo di vendita degli otto alimenti, prodotti convenzionalmente (mela, banana, patate, pomodoro, mozzarella, gauda, latte e carne mista) per chilogrammo dovrebbe aumentare in media di circa il 62% per chilogrammo. In termini di prezzi correnti, questo corrisponde ad un aumento medio dei prezzi di 2,30 euro al chilogrammo. Nel caso di agricoltura biologica, l’aumento sarebbe del 35% o di 2,28 euro al chilogrammo. Tenendo conto delle abitudini di consumo, il sovrapprezzo è del 52% (convenzionale) e del 32% (bio).

20 postazioni informative sulla sostenibilità di Penny

Nel nuovo negozio di Penny di Berlino-Spandau, tuttavia, domande come “Quali prodotti sono ancora sullo scaffale, se non ci fossero più api e altri insetti impollinatori?” oppure “Come faccio a ordinare correttamente il mio frigorifero, in modo tale che il cibo rimanga fresco più a lungo?”, trovano una risposta, attraverso una serie di postazioni informative.

Attraverso un periscopio, il cliente può anche immergersi in un mondo sottomarno visivo e allo stesso tempo conoscere meglio la pesca sostenibile e la tracciabilità dei prodotti.

Il viaggio nel nuovo supermercato, continua nel reparto freschi, dove troviamo i prodotti biologici Penny Naturgut, frutta e verdura con difetti (storti o con difetti, troppo grandi o troppo piccoli) che si esprime in tutta la sua bellezza naturale. I vantaggi dei prodotti Naturgut Bio-Heroes, che si integra con la tradizionale offerta di frutta e verdura, sono: meno sforzo di selezione, la coltivazione ecologica è più redditizia per gli agricoltori locali e quindi si allunga la stagionalità. Inoltre, tutto questo, dovrebbe rafforzare la gestione consapevole del cibo da parte dei clienti e promuovere i produttori biologici. PENNY crea così una maggiore trasparenza sull’origine di frutta e verdura etichettandoli come prodotto regionale oppure con un codice QR.

L’insegna del gruppo Rewe, vuole anche evitare, ridurre o migliorare l’uso dei rifiuti da imballaggio, attraverso una proprio iniziativa, che entro il 2030 prevede che tutti i prodotti a marchio proprio, dovranno essere confezionati in modo più rispettoso dell’ambiente. PENNY punta sull’utilizzo della carta sempre più ecologica e green, sulla riduzione dello spessore dei film e sullo smaltimento degli imballaggi.

La salute degli animali, in Penny è garantita nell’intera filiera, a partire dalle uova Respeggt. Ci sono i sigilli di qualità come HERZ BUBE o il marchio biologico Naturgut, che ne indica le migliori condizioni di allevamento e il rispetto degli standard sociali. Dal 2010, l’insegna utilizza l’etichetta PRO PLANET del gruppo REWE per contrassegnare i propri prodotti a marchio. Nell’apposita postazione, l’insegna fornisce tutte le informazioni sull’etichetta, che è stata rivisitata in termini di contenuti e di aspetto.

Nel reparto dedicato ai prodotti per la pulizia per la casa, le bottiglie di saponi e detersivi hanno un aspetto diverso. Proprio perchè, nell’ambito dell’iniziativa di riciclo, Penny si è impegnata per un obiettivo più efficace.

Dalla primavera 2019, le bottiglie d’acqua Penny Ready, sono realizzate con materiale riciclato al 100%.

Nell’area dedicata ai prodotti refrigerati, si notano le nuove etichette, che evidenziano come panna, yogurt e altri prodotti, dopo la data di scadenza, spesso sono ancora troppo buoni per essere consumati e che quindi non vanno gettati nei rifiuti. Enjoy, mira a sensibilizzare i consumatori, sul problema dello spreco alimentare.

Infine, alla barriera casse, il cliente ha la possibilità di dimostrare il suo impegno sociale: se dice “ESATTO” al momento del pagamento, il restante centesimo del valore di acquisto viene automaticamente inviato a un’organizzazione di quartiere, che lavora a favore di  bambini e ragazzi svantaggiati. Un display posizionato sulla cassa, mostra il totalizzatore di quanto denaro è stato donato, insieme al penny di sponsorizzazione: da novembre 2019 si è raggiunto quota oltre 263.000 euro. In totale sono stati distribuiti quasi 1,5 milioni di euro, nell’ambito del progetto Penny.

Anche i dipendenti, traggono vantaggio dall’impegno di Penny, l’insegna è “Top Employer 2020” e primo discount a ricevere il certificato di audit “berefundfamilie”, che sottolinea come l’azienda si distingue per la sua politica nelle risorse umane, a misura di famiglia e orientata alla fase di vita, includendo modelli di lavoro flessibili e di supporto ai futuri genitori.

Una volta usciti dal supermercato, è possibile sentire un ronzio negli orecchi. Niente paura, ciò potrebbe essere dovuto al fatto, che all’esterno c’è un albergo per insetti, una catasta di legna secca e molti angoli verdi che forniscono riparo e cibo per piccoli animali e insetti.

Inoltre il punto di vendita, come sempre più negozi Penny, è stato realizzato secondo concetti costruttivi di bioedilizia, che combina l’architettura moderna con le tecnologie ad alta efficienza energetica e l’uso di energie rinnovabili.

Prima e dopo lo shopping, i clienti ricevono consigli presso la stazione di smaltimento, su come separare correttamente i rifiuti nell’ambito familiare.

Penny, nel 2019 nella sola Germania ha realizzato un fatturato di 7,6 miliardi di euro, attraverso una rete commerciale di 2.170 punti di vendita.